PROVE DI PROGRESSO o DI STATO
(EPREUVES D'ETAT, STAGE DIE PROOFS, PROGRESS DIE
PROOFS)
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Prodotte fino al 1959, queste mancano di alcuni dettagli come le linee di ombreggiatura o le lettere e le figure del valore possono essere solo accennate o completamente assenti. A partire dal 1959 (e sicuramente fino agli anni '70), leProve di Stato esistono solo per i francobolli di Francia (figg. C7, C7a, C7b) e dei Principati di Andorra (figg. C5, C5a, C5b) e Monaco (figg. C11, C11a, C11b), (figg. C12, C12a, C12b), mentre non vengono più prodotte per altri Paesi di Area francese.
Le Prove di Stato vengono stampate in colore seppia, in nero (più frequentemente) o altro colore (molto più raramente) su cartoncino spesso o sottile che può essere tagliato con i bordi netti o frastagliati.
Tutte le Prove di Stato presentano l'impronta dello stampo di metallo che misura 70 x
80 mm (queste, come vedremo meglio in seguito, sono le dimensioni delpunzone primitivo realizzato dall'Atelier, cioè dalla Stamperia Governativa.
Le Prove prodotte da Stamperie private, come l'Institut
de Gravure, presentano invece un'impronta del
punzone di minori dimensioni: 69 x 47 mm); talvolta si può trovare
sul cartoncino una timbratura in filigranacompleta
o parziale.
Le timbrature in filigrana osservate per le
Prove di Francia e Paesi francofoni si riferiscono a tre produttori di carta;
le più comunemente osservate sono in lettere maiuscole a doppio contorno
(BFK RIVES), in cuiBFK indica FRATELLI BLANCHET e KLeBER,
mentre RIVES è una città a nord-ovest di Grenoble.
Un'altra timbratura in filigrana è quella
di Arches, che è una città conosciuta per la manifattura
di carta, sul fiume Moselle.
Una terza incorpora la parola Marais ed è presente in almeno
tre versioni (fig. E1).
Nella stragrande maggioranza dei casi, sul cartoncino di supporto su cui
vengono stampate le Prove di Stato, non si osserva
alcun timbro a secco di controllo della Stamperia
di Stato, analogamente a quanto avviene per le Prove
d'Artistaprodotte nei medesimi anni, cioè fino al 1959.
Solo le Prove di Statostampate per la Francia
e i Principati di Monaco e Andorra (che, come già detto precedentemente,
sono state prodotte anche dopo il 1959) possono presentare il timbro a secco di controllo (di cui parleremo in
modo più completo nel successivo capitolo delle Prove d'Artista).
Generalmente, tutte le Prove di Stato, comprese
quelle che presentano un disegno ormai completo della vignetta e che di solito
mostrano la dicitura "Etat" a matita in basso a sinistra, vengono stampate
direttamente dall'incisore mediante la propria personale pressa a mano.
A dimostrazione di ciò è la quasi costante mancanza del timbro
a secco di controllo (sia quello del 1° tipo
che quellodel 2° tipo, come vedremo meglio
in seguito nel capitolo dedicato alle Prove d'Artista).
Soltanto dopo che il punzone primitivo è
stato ultimato in tutte le sue parti, l'incisore lo consegna all'Atelier che ne entra definitivamente in possesso
e stampa le Prove d'Artista "ufficiali" con
il timbro a seccoin basso a sinistra.
Pertanto, anche per le Prove più moderne (prodotte dopo il 1959),
esiste un certo numero di Prove "non ufficiali", tutte caratterizzate dalla
mancanza del timbro a secco di controllo.
Nei pochi casi in cui si possono osservare Prove di Stato che presentano il timbro a secco del 1° tipo (figg. C10, C10a, C10b) o quello del 2° tipo(figg. C11, C11a, C11b), (figg. C12, C12a, C12b), siamo in presenza di Prove stampate direttamente sotto la supervisione dell'Atelier/Imprimerie.
Le Prove di Stato possono essere di due tipi:
Le prime sono in genere firmate a matita dall'incisore in basso a destra (come le Prove d'Artista) e presentano spesso annotazioni aggiuntive quali "1er Etat" ("1° Stadio") o "1er Etat avant chiffre", "2emeEtat" ("2° Stadio") o semplicemente "Etat", sempre a matita ma in basso a sinistra del cartoncino.
In genere, solo 5 Prove "1er
Etat" vengono date alla stampa. Come tutte le Prove ottenute dalpunzone non temperato (cioè di acciaio
tenero), sono prodotte in numeri molto limitati, forse uno o due, al massimo
10 esemplari.
Nessuno è certo circa la loro reale quantità, ma visto il danno
irreparabile che potrebbe essere causato al punzone
da un suo uso eccessivo in questo stadio, possono solo essere in numero molto
limitato.
Le seconde derivano dalla produzione dei punzoni secondariper valori addizionali, come per l'edizione di Andorra del 1944: in pratica, quando occorre preparare un punzone avente la medesima vignetta rispetto agli altri valori della stessa serie (cioè francobolli che differiscono tra loro solo per il colore e per il valore di facciale, ma presentano lo stesso disegno), ne viene realizzato un unico esemplare (punzone primitivo) senza facciale (cosiddetto "non denominato") oppure se ne realizza uno con un unico valore di facciale.
Come già detto, i punzoni secondari vengono ottenuti utilizzando un rullo di trasferimento per produrre un punzone intermedio dal quale il valore originale viene cancellato.Mediante l'indurimento seguente e trasferimenti ulteriori, i nuovi punzoni non temperati vengono prodotti senza la figura del valore di facciale.
Le Prove di Stato vengono poi fatte per dar modo all'incisore di controllare il suo lavoro sulle nuove cifre del valore. QuesteProve di Stato di solito non vengono firmate perché il nuovo valore viene normalmente aggiunto da un incisore dello staff nella Stamperia (Atelier).
Una volta che il punzone è ultimato,
viene dato alla stamperia che, accertatasi che non vi siano imperfezioni,
tempera il punzone e, da questo momento in poi,
non possono essere più apportate altre modifiche.
Il passo successivo è quello di imprimere questopunzone temperato su un'altra lastra di acciaio dolce,
nota come rullo di trasferimento, il quale viene
a sua volta temperato e servirà a produrre tantipunzoni secondari a seconda di quanti ne sono necessari.
Inoltre, il punzone originale viene utilizzato
anche per produrre la piastra di stampa finale.
Quando il punzone originale è "non denominato" (o senza valore) come per i definitivi di Andorra del 1932, viene inciso un nuovo punzone secondario per ciascun valore richiesto.
Quando invece il punzone originale è "denominato" (o con valore), come ad es. i definitivi di Andorra del 1944, questo valore deve essere rimosso dalpunzone secondario in uno stadio intermedio, prima che possano essere incisi nuovi valori.
Punzoni secondari separati, vengono inoltre prodotti per stampare le Prove di Colore e le Prove di Lusso.
L'osservazione attenta delle Prove di Progresso ci consente, inoltre, di comprendere la tecnica personale con cui il singolo artista incisore (engraver) scava i solchi con il suobulino sulla superficie levigata del punzone primitivo: potremo infatti osservare incisori che preferiscono completare tutto il disegno della vignetta lasciando per ultimo l'incisione del valore di facciale o delle scritte che generalmente occupano il contorno della vignetta stessa.
Tra questi, spicca Georges Betemps(figg. C2, C2a, C2b), (figg. C3, C3a, C3b), (figg. C4, C4a, C4b), (figg. C5, C5a, C5b), ma anche altri, comeRaoul Serres(figg. C6, C6a, C6b) e Claude Haley(figg. C7, C7a, C7b).
In altri casi, l'artista incisore procede prima a definire i contorni delle figure e le scritte lungo i bordi della vignetta, lasciando per ultimo il completamento delle figure al loro interno: è il caso di Pierre Gandon(figg. C1, C1a, C1b), di Charles-Paul Dufresne(figg. C8, C8a, C8b), di Jean Pheulpin(figg. C9, C9a, C9b), di Pierre Béquet(figg. C10, C10a, C10b) o di Henry Cheffer(figg. C15, C15a, C15b).
In altri casi, l'artista inizia ad incidere in senso "centripeto", cioè parte dal centro della vignetta e termina con le parti periferiche, come in questa Prova di Progresso diClaude Haley(figg. C11, C11a, C11b).
Ancora, l'artista può incidere prima le figure principali e le scritte, lasciando per ultima l'incisione dello sfondo, come in questa Prova di Progressodi Claude Jumelet(figg. C12, C12a, C12b).
Infine, l'artista può completare l'intero disegno della vignetta, comprese le scritte e il valore lungo i bordi, preferendo però prima tracciare i solchi "leggeri" con il bulinoe, solo in un secondo momento, approfondire le incisioni nel metallo, come ha fatto Albert Decaris in questa Prova di Progresso(figg. C13, C13a, C13b).
Molto utile può risultare anche l'osservazione di due diversi stadi evolutivi della medesimaProva di Progresso(figg. C14, C14a).
Infine, bisogna ricordare che anche le Prove di
Progresso, al pari di tutte le altre Prove che analizzeremo meglio
in seguito, possono essere stampate ma senza dare poi origine a un francobollo
regolarmente emesso: si tratta delle Prove di Progresso
non adottate, come questa Prova di Francia del 1938 che raffigura
la città fortificata di Carcassonne (figg.
C16, C16a), disegnata daRoger Chapelain-Midy
e incisa daEmile Feltesse; in essa, sono totalmente
assenti sia il valore di facciale (90 cent.) che le scritte lungo i bordi
sinistro e inferiore della vignetta, come si può meglio osservare
nella corrispondente Prova d'Artista(figg. E89, E89a, E89b).
Il francobollo che verrà effettivamente emesso (vedi fig. E89b), disegnato
e inciso da Jules Piel, mostra il medesimo soggetto
ma da una prospettiva totalmente differente, oltre a un diverso valore di
facciale (5 Franchi).