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PRINCIPALI TIPI DI STAMPA
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TIPOGRAFIA
  • a piatto
  • rotativa
CALCOGRAFIA  (TAILLE-DOUCE)
  • a piatto
  • rotativa
  • a tre colori (T.D. 3)
  • a sei colori (T.D. 6)
  • rotativa a grande rendimento (R.G.R.)
FOTOINCISIONE  (HELIOGRAVURE)
OFFSET

CALCOGRAFIA: sinonimi sono taille douce, gravure, engraving, recess printing, intaglio process; con questa metodica il punzone viene inciso su acciaio dolce (fig. E28) e successivamente temperato per irrigidirlo (fig. E29). In questo procedimento gli incavi imprimono il colore mentre i rilievi dell'incisione (gravure) danno i bianchi; dunque è l'inverso della TIPOGRAFIA. In questo metodo di stampa , sono impossibili da ottenere le grandi superfici uniformi; per avere un fondo unico, bisogna incidere un reticolo molto stretto di linee finissime che danno l'impressione di un fondo uniforme, che però sono distinguibili facilmente usando un lente d'ingrandimento. A partire dal punzone inciso e temperato, si realizza una molletta di trasferimento indurita a sua volta dalla bagnatura. Essa serve a confezionare, per riporto, i cilindri di stampa (figg. N1, N2) chiamati attualmente coni.

Sui fogli dei francobolli stampati con il sistema Taille Douce Rotativa, possiamo ritrovare, a seconda del periodo storico di stampa e del tipo di pressa , 6 segni o numeri stampati sul margine dei fogli stessi:

  1. numero di riferimento della stampa
  2. data di stampa
  3. numero della macchina di stampa, con il riferimento dell'identità dell'operatore
  4. un segno speciale per ciascuno dei 3 fogli di francobolli prodotti ad ogni rivoluzione (giro completo) del cilindro di stampa
  5. un segno elettronico
  6. un segno del giro della macchina.

Il numero di riferimento della stampa è sempre esistito sin dall'inizio dell'uso delle macchine da stampa rotative calcografiche.

La data di stampa è anche esistita sin dall'inizio, ad eccezione del fatto che, dopo un certo tempo, non venne più utilizzata per le emissioni di beneficenza e per i commemorativi.

Gli altri 4 segni o numeri citati precedentemente hanno subìto molte variazioni nel corso degli anni:

1° periodo 1929-33

La prima stampa mediante macchine da stampa rotative calcografiche avvenne il 22 marzo 1929; il francobollo in questione fu il 10f  "La Rochelle".
I fogli presentavano soltanto 2 segni identificativi, il numero di riferimento della stampa e la data di stampa. Tutti i francobolli vennero stampati mediante "macchine a 3 colori" (macchine che erano in grado di produrre francobolli aventi fino a 3 colori differenti mediante un processo di rilascio degli inchiostri su parti diverse del cilindro di stampa).

2° periodo 1933-64

Venne aggiunto un nuovo segno identificativo, che prende l'aspetto di "I C 2"; la lettera "I" venne sempre utilizzata con il significato di "indicatif"; "C" si riferiva all'operatore della macchina da stampa e "2" era il numero della stessa macchina. Questo numero di riferimento era stampato a caratteri in grassetto e i primi fogli di francobolli su cui vennero applicati furono quelli per Andorra francese del 29 aprile 1933 e per la Francia del 20 giugno 1933 (2f "Arco di Trionfo").
Il numero di riferimento è stato utilizzato fino all' 8 gennaio 1964.

3° periodo 1941

Non si sono osservati nuovi segni identificativi ma la scomparsa della data di stampa per le emissioni di beneficienza e i commemorativi. L'ultima data conosciuta è il 17 luglio 1941 per il francobollo da 1f + 1f "Francia d'Oltremare". Questo sistema è rimasto immodificato fino ad oggi.

4° periodo 1945

Nessuna ulteriore variazione eccetto la comparsa di segni aggiuntivi (.) (:) per ciascuno dei 3 fogli stampati per ogni rivoluzione del cilindro di stampa..... 1, 2 o 3 puntini ( ). I primi fogli di francobolli così marcati furono il 6f  "Andorre la Vieille" di Andorra francese (19 luglio 1945) e il 10f  "Marianna di Gandon" di Francia (13 febbraio 1946). Il sistema dei puntini è stato utilizzato fino al 1948.

5° periodo Febbraio 1948

I puntini furono sostituiti da un sistema di linee; 2 linee per il 1° foglio ( || ), 1 linea per il 2° foglio ( | ) e nessuna linea per il 3° foglio (   ).
Questo sistema fu osservato per la prima volta sul 200f di posta aerea di Francia stampato il 10 febbraio 1948 e continua anche attualmente.

6° periodo Dicembre 1948

Non si verifica alcuna variazione dei segni identificativi ma compare un segno del giro della macchina addizionale, stampato sulle vignette vuote che appaiono in alto e in basso o ai lati del foglio, dello stesso formato del francobollo. Questo modello venne introdotto per prevenire le contraffazioni mediante l'utilizzo di queste vignette bianche, gommate e perforate delle stesse dimensioni del francobollo. Il numero di riferimento della stampa e il riferimento dell'identità dell'operatore sono stampati nella parte superiore di una di queste vignette, mentre la linea (o le linee) di riferimento del foglio è visibile accanto a una delle vignette.

7° periodo 1960.

Non si verifica alcuna variazione dei segni identificativi. Vengono introdotte le nuove macchine di stampa a 6 colori; queste macchine producono numeri di riferimento della stampa che imitano quelli delle macchine di stampa a 3 colori. A partire dalla loro introduzione, un segno elettronico venne incorporato su uno dei 3 fogli stampati e ciò si verifica anche attualmente.
I primi francobolli stampati con queste macchine furono quelli della serie di Francia "uccelli", mancanti delle date di stampa (coins-datés), del novembre 1960.
Il primo ad essere datato fu il francobollo di Francia "Marianna di Cocteau" (7 febbraio 1961).

8° periodo Gennaio 1964

Il numero di riferimento della stampa ora appare in caratteri sottili e non più in grassetto, assumendo la configurazione del tipo "I D 4"; "I" corrisponde a "indicatif", "D" corrisponde alla 4a lettera dell'alfabeto, cioè alla 4a macchina di stampa e anche "4" corrisponde alla 4a macchina di stampa.
Non si osserva più alcun riferimento dell'identità dell'operatore. Questo nuovo sistema ha esordito il 9 gennaio 1964 (1f "Le Touquet") ed è sopravvissuto fino al luglio del 1964.

9° periodo Luglio 1964

Il numero di riferimento della stampa ora indica il tipo macchina di stampa.

per esempio TD 3 4 = Taille-Douce3 colorimacchina di stampa4
 TD 6 2 = "6 ""2

Questo sistema ha esordito il 1° gennaio del 1964 per entrambi i tipi di macchine di stampa ed è in uso ancora oggi.

10° periodo 1975

Compare il nuovo riferimento della stampa "RGR" - "Presse rotative à grand rendement" (Presse rotative ad alto rendimento), che esordisce il 25 luglio 1975 con il francobollo della serie ordinaria da 80c. rosso "Marianna di Bequet". Questo sistema è attualmente in uso.

Situazione attuale

Attualmente tutti i fogli stampati hanno i seguenti segni identificativi:

  1. numero di riferimento della stampa
  2. date di stampa (ad eccezione delle emissioni di beneficenza e per i commemorativi)
  3. numero della macchina di stampa (TD 3, TD 6 o RGR)
  4. un segno per ciascuno dei 3 fogli prodotti dalla rivoluzione del cilindro di stampa (ad eccezione del terzo foglio, che non presenta alcun segno)
  5. un segno elettronico su uno dei 3 fogli prodotti con le macchine di stampa a 6 colori
  6. un segno del giro della macchina sulle vignette bianche presenti nei fogli stampati con le macchine di stampa a 3 colori. Questo segno viene anche osservato sui francobolli stampati con 6 colori dove sono presenti le vignette bianche e, per lo stesso motivo, sui fogli di francobolli stampati in FOTOINCISIONE.

FOTOINCISIONE (HELIOGRAVURE): questo procedimento è stato utilizzato tardissimo dalla stampa; in passato i francobolli in FOTOINCISIONE sono stati commissionati all'industria privata.
Il più vecchio è il francobollo dell'Esposizione Coloniale del 1931 "Le stirpi" n° 274, commissionato alla Tipografia Vaugirard.

Numerosi interi sono stati stampati con questo metodo, anche essi commissionati all'industria privata. Il primo francobollo emesso dal Poligrafico di Stato (Atelier) è lo 0,20 Fr. "Blasone di St. Lo" del 1966 n° 1503, sebbene i primi cilindri siano stati preparati per l'industria privata.
Il francobollo "Giochi Olimpici di Grenoble" n° 1520 è il primo in FOTOINCISIONE interamente concepito dal Poligrafico di Stato nel 1967.

La stampa in FOTOINCISIONE inizia a partire da un bozzetto, senza passare da un punzone. Non c'è un incisore per i francobolli stampati con questo metodo.
Qui, come nel TAILLE DOUCE, sono gli incavi che stampano e i rilievi che danno i bianchi, ma le tonalità di colore o dei bianchi sono ottenute a partire da procedimenti fotomeccanici molto complessi e questo moltiplica le cause di errori e dunque le possibilità di creare varietà.

La stampa in FOTOINCISIONE è facile da riconoscere con la lente di ingrandimento. I tratti sono costituiti da una moltitudine di minuscoli punti uniti ma che, ad occhio nudo, danno l'impressione di un tratto continuo per giustapposizione. La stampa si effettua in rotativa con cilindri metallici.
Ogni colore richiede la fabbricazione di un cilindro metallico che depositerà unicamente questo colore. I fogli sono da 25 a 100 francobolli, ma possono essere stampate anche roulettes e carnets.

Per ragioni tecniche la FOTOINCISIONE richiede carta bianca, brillante, detta carta patinata, che permette di riconoscere i francobolli stampati in FOTOINCISIONE al semplice sguardo e al tocco.

La pressa messa in funzione al Poligrafico di Stato nel 1966 (Hél. 1) era concepita per stampare in 5 colori; un sesto cilindro era stato aggiunto nel 1961.
Una seconda pressa stampante in 6 colori (Hél. 2) è stata messa in funzione nel dicembre 1969.
Una terza pressa (Hél. 3) ha cominciato a stampare nel 1984.

© Giorgio Leccese
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